Due giorni sulla neve in Alto Adige

Ponte di Dicembre, wow abbiamo tre giorni più la mattinata di lunedì, le nostri menti partono per progetti in giro per il nord Italia e in specifico il Piemonte. Venerdì 8 dicembre, mattina, Andrea rientra dalla notte distrutto, le sue pupille più che ha forma di van hanno la forma di letto e così i nostri progetti piemontesi vengono rimandati. Partiamo infine venerdì sera con il progetto di andare in Alto Adige con meta finale incerta. Siamo indecisi se andare sul lago di Resia o sul lago di Braies, poi leggiamo il menù natalizio della Forst e ne veniamo conquistati(i soliti ingordi). Riusciamo ad arrivare prima della chiusura delle cucine, tempo di chiedere un posto per due e se accettano i cani e siamo seduti in una delle cassettine del giardino Forts. Il posto è proprio carino, mangiamo e beviamo bene e pure Il Giargi con il suo osso di stinco appena vinto passa una piacevole serata.

Per la notte dormiamo nel parcheggio di fianco alla fabbrica dove ci sono altri camper che sostano per la notte. A mattina ci svegliamo belli carichi pronti per fare delle grandi camminate, ci dirigiamo verso il lago di Vernago , in val di Senales dove avevamo visto un parcheggio in riva al lago dove Passare anche la notte. Arrivati ci accoglie un vento gelido, di quelli che ti tagliano il viso, ci guardiamo sconsolati e rimontiamo in van, cellulare alla mano e cominciamo a guardare le previsioni meteo della zona (non potevamo farlo prima?!!) le quali danno vento forte su tutte le montagne sopra Merano. Sconsolati per il tempo perso con una splendida giornata torniamo indietro e ci spostiamo verso Braies. Lungo la strada ci viene un colpo di genio, e se andassimo in val di Funes che è più d vicina? Rincuorati di non aver perso tutta la giornata arriviamo a Malga Zannes all’ora di pranzo, tempo di mettere sotto i denti qualcosa e siamo già sui sentieri. Il Giargi è contentissimo sulla neve, e che neve! 50 cm di neve soffice per la sua gioia e quella di Giulia. In fin dei conti ci è andata bene, abbiamo trovato la neve, poco vento, paesaggi da sogno fra gli abeti innevati e il Puez-Odle da sfondo.

Il sentiero che facciamo sabato ci porta in un punto fantastico, una passaggio da cartolina con la neve modellata dal vento, e il massiccio dolomitico sopra di noi, il Giargi poi ne combina di ogni fra costruire tunnel e passaggi nella neve fresca tanto da riempirsi di neve così tanto le zampe da doverlo portare in braccio per un po’ prima di riuscire a togliergli i ghiaccietti che si erano formati sotto le zampe.

Ritorniamo in van prima che faccia buio, un the caldo e scendiamo a Santa Magdalena per la notte cercando calore nei – 14° gradi segnati dal termometro.

Parcheggiamo sopra il paese, webasto acceso e relax. Sono in questi momenti che riesci a capire i racconti dei nonni, di quando in inverno facevano filò. In inverno e un po’ isolati sei quasi obbligato a rimanere nel van in compagnia di un buon libro e una buona birra, e a noi questo non dispiace, ti porta in una dimensione di vita semplice, fatta di poche cose che ti creano gioia.

Domenica mattina ci svegliamo con tranquillità giusto il tempo di far scongelare i vetri dall’interno ma purtroppo non solo quelli si sono ghiacciati, anche il serbatoio dell’acqua e le tubazioni! Quindi dopo una colazione fatta nella speranza che non ci siano stati danni ci dirigiamo verso malga Zannes per una nuova passeggiata. Questa volta scegliamo un percorso con neve battuta, nella speranza che il nostro cucciolo stia meglio con le zampe. Ci dirigiamo verso il rifugio delle Odle, in un sentiero in mezzo al bosco, ad un certo punto comincia a nevicare delicatamente, sembrava di essere in un sogno.

Arriviamo al rifugio ed eccole di fronte a noi il rifugio e il Puez-Odle coperto un po’ dalle nuvole, sempre straordinario. Breve sosta altre corse con il Giargi e torniamo indietro con un po’ di invidia per le persone che avevano portato con loro gli slittini per la discesa. Ci saremmo divertiti anche noi…

Torniamo in van per pranzare, laviamo i piatti con della neve bollita

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e ripartiamo un po’ dubbiosi su dove andare, Giulia vorrebbe rimanere a dormire da qualche parte sulle Dolomiti mentre Andrea ha voglia di tornare a casa, infine decidono per noi l’abbondante nevicata del 10 dicembre, il traffico dei mercatini e le strade impraticabili.

Ci fermiamo nel parcheggio vicino al casello autostradale di Egna (Bz) sotto una copiosa nevicata guardando su Google maps due lunghe linee rosse, l A22 è la Ss12. Il buon senso ci dice che stanotte ci si ferma qui. Alla mattina un’altra sorpresa e che sorpresa! apriamo il portellone del van e la neve arriva fino al gradino, Giulia e Giargi si tuffano dentro tutti felici, Andrea un po’ meno, preoccupato su come uscire. La neve è veramente tanta e continua a nevicare, per fortuna di fianco a noi hanno sostato per la notte dei camperisti che gentilmente ci imprestano la pala con la quale ci facciamo strada. Una chiacchera, qualche corsa in mezzo alla neve con il cane e ripartiamo per tornare a casa.

Il rientro è meno facile del previsto ma alla fine si riesce a tornare a casa con ancora nel cuore e negli occhi un altro meraviglioso spettacolo della natura.

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